Papa Francesco ha annunciato che il prossimo 28 Novembre nominerà 13 Nuovi cardinali.
Tra questi compare anche Mario Grech, recentemente nominato segretario generale del Sinodo dei Vescovi, che il direttore della Scuola Internazionale di Management Pastorale Giulio Carpi ha avuto l’opportunità di incontrare a Luglio 2017 nella diocesi di Gozo (Malta) di cui era vescovo.
Nel contesto del Management Pastorale Mons. Grech è stato tra i tanti partecipanti del Primo Festival Internazionale della Creatività tenutosi nel 2017, portando il suo prezioso punto di vista sul tema “Quale Chiesa tra vent’anni”.
Nel corso di un’intervista condotta da Antonio Spadaro per La Civiltà Cattolica al nuovo segretario del Sinodo dei Vescovi, il Cardinale designato ha rilevato un bisogno di cambio di rotta dei modelli pastorali, evidenziato anche dalla pandemia che sta attraversando il Pianeta.
«Sarà un suicidio se, dopo la pandemia, torneremo agli stessi modelli pastorali che abbiamo praticato fino a ora»
e ancora
«Durante la pandemia è emerso un certo clericalismo, anche via social. Abbiamo assistito a un grado di esibizionismo e pietismo che sa più di magia che di espressione di fede matura».
Nell’intervista si pone l’accento sulla centralità della famiglia contrapposta ad un clericalismo sempre più pressante: non è, quindi, la famiglia ad essere sussidiaria della Chiesa, ma il contrario, in quanto la prima è la cellula alla base della seconda.